Allattare rovina il seno? Si può allattare con il seno rifatto?

Che si allatti oppure no, il seno perde tonicità dopo il parto o finite le poppate, ma è falso credere che l’allattamento rovini il seno. E’ tutto il processo della maternità che lo trasforma, anche se non in modo irrevocabile.

Inevitabilmente la pelle si distende e questo lo fa apparire svuotato e senza tono. Vediamo insieme dunque, alcuni esercizi mirati da eseguire regolarmente per mantenere sempre tonici i muscoli dei pettorali, così da far apparire il seno più sorretto:

• un classico esercizio, che rinforza anche le spalle, che sostengono il seno è la flessione facilitata, che consiste nel mettersi a gattoni, con le mani e le braccia tese, piegate i gomiti fino ad arrivare con la fronte a terra e rialzatevi. Ripetere tutti i giorni, due serie da 10.
• anche il portamento serve: quindi camminate a testa alta e state dritte. Rende il seno più tonico.

Insomma è un passaggio temporaneo, ma che interessa quasi tutte le donne e affinchè la pelle e la ghiandola mammaria ritrovino il loro equilibrio e il seno riprenda la sua compatezza originaria, dovrà passare tempo.

Un’altra domanda che si pone chi è ricorso alla chirurgia plastica al  seno è se si può allattare con il seno rifatto.

La risposta è dipende: se il seno è stato aumentato e quindi si è fatto un intervento di mastoplastica additiva che permette di correggere la forma e di aumentare il volume del seno, la ghiandola mammaria e il capezzolo non vengono coinvolti dall’intervento e continuano a funzionare. Perchè l’intervento consiste nell’inserimento di un “sacchetto” di silicone di volume variabile tra i 120 e 45o cm cubici in una “tasca” creata dal chirurgo dietro il muscolo pettorale oppure tra la ghiandola mammaria e il muscolo.

Diverso invece il caso di mastoplastica riduttiva, praticata per ridimensionare un seno troppo grande. Alcuni tipi di interventi infatti, richiedono lo spostamento del capezzolo e areola, che vengono rimossi e poi reimpiantati. In questi casi, seppur pochi, la perdita di sensibilità e funzionalità nutritiva del capezzolo è totale.